Franco Giannini, il chitarrista innamorato della “Stratocaster”

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Franco Giannini, un nome noto nella musica di intrattenimento valdostana, noto soprattutto se legato ai mitici anni 70, durante i quali Franco militò  in diversi gruppi, uno fra tutti “Gli Ergastolani” (il nome non tragga in inganno, erano tutte brave persone!), molto conosciuti in VdA.

Era il periodo in cui la musica di intrattenimento, non strettamente legata alla musica da ballo ma con una certa apertura anche alla musica da “ascolto”, se mi si concede la tautologia, aveva il suo spazio.

Franco è sempre stato il “solista” per eccellenza, il ruolo regale in un gruppo.

Innamorato degli “The Shadows“, ha passato decenni ha rincorrere quelle particolari sonorità della chitarra elettrica, a metà strada tra una steel guitar vera e propria, tipica delle sonorità oniriche hawaiane, e il suono inconfondibile di una Fender Stratocaster.

In videoconferenza con l’amico Pierre Louis Vacchiero, abbiamo deciso di rendere omaggio a quelle sonorità, rivisitando una tra le cover più recenti del famoso gruppo inglese, risalente al 1983, dove il brano “Africa” dei Toto viene slegato dalla parola e idealizzato nell’esecuzione strumentale della linea melodica, operando una sorta di trasfigurazione “mistica”, dove le parole perdono di importanza e si coglie l’essenza di un’idea musicale.

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