Parigi, il giorno dopo,14-11-2015

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terrorismo-globale-2973719A mente ( quasi ) fredda, ecco un dato: i terroristi sono sempre giovani, giovanissimi, e non è detto che siano di origini nordafricane. Viene da pensare che l’Isis sfrutti la percezione del “nulla davanti a sè” che le nuove generazioni hanno e che avvenga una sorta di simbiosi intenzionale (Io torno utile a te e tu a me).
Inseriti (non integrati) in una società occidentale che nulla offre e che vede una disparità quasi di casta fra chi ha diritti di ogni ordine e grado e chi non ne ha affatto, perchè non aderire ad un progetto atto a distruggere una civiltà che li considera meno che niente?
Sto ovviamente facendo, come sempre, l’avvocato del diavolo.

Probabilmente il terrorista che spara all’impazzata non è nemmeno musulmano integralista, è semplicemente uno a cui girano le palle fino al punto di non ritorno.
Forse farnetico, tuttavia una commistione tra fanatismo religioso, terrorismo e disagio sociale è ipotizzabile: quest’ultimo è terreno fertile.

Se così fosse, c’è da riflettere, perchè nessun paese (tranne alcune eccezioni) è al riparo da tragedie di questa portata.

Il contenuto di questo articolo è stato redatto da qualche tempo, nel frattempo le circostanze possono essere cambiate.

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