Dammi un’idea: Riccardo Zappa incontra Giorgio Negro

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Quasi per gioco, come fosse un divertissement, Riccardo Zappa lancia una piccola sfida: “Dammi un’idea” è il nome dell’iniziativa che parte dal suo profilo Facebook, con la quale il chitarrista si apre alle collaborazioni a distanza. Iniziativa lodevole (finalmente un buon uso dei social network, che elemina le distanze, appunto, e permette ai musicisti di dialogare).
Ho nella mia discografia “Celestion“, un concept album tendente al prog che Zappa pubblicò nei lontani anni 70, i mitici anni 70. Ero poco più che adolescente quando ascoltavo, giorno e notte, quel disco “magico”, etereo e sulfureo allo stesso tempo: sicuramente un capolavoro.
Zappa ama le accordature aperte, gioca sulle ripetizioni, sui bordoni nascosti nell’intricata trama degli arpeggi della sua chitarra. Che sogna. E fa sognare.
Ho accettato la sfida, in queste giornate afose di Luglio, con la pressione a 100 (la massima), quindi costretto a letto e a fare pochi movimenti.

A seguire il video e l’audio.

Il contenuto di questo articolo è stato redatto da qualche tempo, nel frattempo le circostanze possono essere cambiate.

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