La prepotenza

Share

La prepotenza ha (quasi) infinite declinazioni. Sovente è così sottile, mascherata dalle “buone ragioni” (leggasi credenze e frequentemente convenienze), dagli “Io” gonfiati, così dilatati che non vedono oltre la propria sferica ottusità, dall’ignoranza  che confonde capre e cavoli, dall’esaltazione patologica del proprio punto di vista.

Siamo nella fase finale di un cambio di paradigma, antropologico e culturale: chi persisterà nelle sue miopi “buone ragioni”, soccomberà poichè, fino a prova contraria, un effetto ha sempre una causa, quand’anche fosse impercettibile.

Nel lungo termine, i prepotenti si auto-distruggono, è sempre stato così e così sempre sarà, mietendo vittime innocenti: per me, che anche il solo fatto di avere opinioni divergenti con mia madre è una sofferenza non trascurabile, ha il sapore di un olocausto.

Non mi interessa “aver ragione”, ne impormi, l’esperienza mi insegna che due o più visioni siano meglio di una, a patto di circondarsi di persone con un certo grado di consapevolezza, di sè e del proprio rapporto con il mondo: mi interessa vivere in assenza di conflitto e competizione, più di ogni altra cosa.

Resto seduto in riva al fiume, leccandomi le ferite, da buon lupo solitario.

…………………………………………………………………………………..

Se vuoi conoscere più a fondo il mio pensiero, acquista il mio libro, clicca sull’immagine sottostante.

Guadagna con una rendita passiva, condividendo la tua banda internet inutilizzata. Clicca sull’immagine. Per capire di cosa si tratta leggi questo articolo.

Il contenuto di questo articolo è stato redatto da qualche tempo, nel frattempo le circostanze possono essere cambiate.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

error: Contenuti protetti!