Restituiamo la musica ai Musicisti!

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lacrimesudoreIo sono in “pre-pensionamento” e attivo solo come compositore, quindi non mi si accusi di immodestia, non è ASSOLUTAMENTE di me che parlo, ma :

” Restituiamo la musica ai Musicisti! “

Basta ai due accordi “triadosi” che accompagnano voci dall’intonazione sibillina, basta alle esecuzioni “sindacali”delle orchestre e dei gruppi da camera, basta a chi guarda solo al passato e non tenta niente nel presente per entrare, con tutta la forza della sua passione, nel futuro della storia!

Rivoglio la musica “sudata”, voglio la musica “meritata”…

Fare musica è anche un privilegio… bene.. basta ai privilegi ( facili) allora… lo status di musicista si guadagna con fatica e sudore, con l’autocritica che non abbassa mai la guardia, con la tensione alla perfezione e la predisposizione assoluta al Bello, non al “divertente” o allo spensierato appagamento egoico e narcisistico. Fare una cosa seriamente è cosa diversa che farla per dilettarsi. Il problema è che chi fa le cose seriamente è giocoforza impegnato in un costante perfezionamento, quindi perde terreno rispetto alle “facce di tola” che con quattro accordi e un accento radical-chic si conquistano il palco grazie ad un sistema che sdogana qualsiasi immondizia pur di fare intrattenimento.
Essere musicisti è una conquista, non un diritto.

 

APPENDICE

Il primo passo  é superare la dicotomia “mi piace” / non mi piace”, altrimenti i parametri sono soggettivi, emotivi, e come tali non colgono la complessità del fenomeno musicale.

La passione – lo conferma l’etimologia stessa della parola che significa “patire”- per la musica contiene un forte elemento di “sofferenza positiva” ,ma è una tormento prodotto  dallo sforzo di penetrare ancora di più il mistero della Bellezza.

Quest’ultima la si può cogliere in una flatulenza piuttosto che nei Pink Floyd passando per Schubert. Si conosce e si riconosce in base agli elementi culturali , esperenziali e di risonanza emotiva che si hanno.  

Sarà poi la curiosità e la voglia di capire meglio che permetterà il salto di qualità, che è sempre e comunque legato alla consapevolezza. Chiedere a un miope di focalizzare il bosone di Higgs non è forse  perdere tempo ? 

Il contenuto di questo articolo è stato redatto da qualche tempo, nel frattempo le circostanze possono essere cambiate.

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