L’articolo nasce da questo post su Facebook, al quale ho risposto, a piu’ riprese… ( mi scuso in anticipo per gli accenti, i soliti problemi con la tastiera a layout americano)
L’argomento merita piu’ spazio di qualche riflessione “a caldo” che si perde sistematicamente dentro una pozzanghera di ovvieta’ (quali sono le risposte su Facebook, nel 90% dei casi)’….
Bene.. la vecchiaia e’ un fatto,che lo si attribuisca al tempo o alla trasformazione, apparentemente due facce della stessa medaglia.
Il contenuto di questo articolo è stato redatto da qualche tempo, nel frattempo le circostanze possono essere cambiate.
Ritorno sull’argomento, come al solito soprattutto per ricordare a me stesso certe sensazioni che mettono d’accordo tutte le componenti di cui madre natura mi ha dotato : intelletto, sentimento e ( in parte, vista la sua difficle controllabilità) istinto. Ho la percezione, sempre più ricorrente, quasi come se qualcosa dentro di me avesse un costante bisogno di conferme e di auto affermazione, che la Musica o è UNO STATO D’ ANIMO o è mera applicazione di prassi acquisita che si palesa in un fenomeno fisico/acustico di vibrazione di corpi e che passa dal rumore al suono armonioso, ma drammaticamente vuoto di significati.