Gli anni Settanta, fra amenità e capolavori fondamentali: “Seguendo le HIT PARADE italiane” (1979)

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Anno domini 1979, l’ultimo prima del boom degli ’80, decennio che vede sparire il progressive rock per come lo si era sempre inteso: i cultori del genere transitano nella “fusion”, un jazz contaminato e complesso, misconosciuto dai puristi del be-bop e affini, ma che vede numerosi talenti strumentali imporsi sulla scena mondiale. Nell’etere radiofonico italico, … Leggi tutto

Gli anni Settanta, fra amenità e capolavori fondamentali: “Seguendo le HIT PARADE italiane” (1978)

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Nonostante il capolavoro cinematografico “Saturday Night Fever”  esca ufficialmente a cavallo tra il 77/78 e quindi l’articolo parte definitivamente con un refuso storico quasi imperdonabile, la sua colonna sonora (fra l’altro pubblicata una settimana prima del film, al fine di pubblicizzarlo con stretto anticipo) è il manifesto di una società giovanile che si lascia alle … Leggi tutto

Gli anni Settanta, fra amenità e capolavori fondamentali: “Seguendo le HIT PARADE italiane” (1977)

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Scegliere i brani più rappresentativi del 1977 -ovviamente sempre facendo riferimento alla Hit Parade italiana- è impresa ardua. Indubbiamente è un’annata buona, anche a livello mondiale. Fra tutti i lavori presentati in quella mesozoica era musicale, ricordo l’album progressive “Forse le lucciole non si amano più“, marchiato “Locanda delle fate“, ma di questo capolavoro ne … Leggi tutto

Gli anni Settanta, fra amenità e capolavori fondamentali: “Seguendo le HIT PARADE italiane” (1976)

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Il 1976 vede, a mio modesto parere, il progressive rock toccare l’apice della sua creatività. Ne parlerò nel dettaglio in altri articoli dedicati, essendo io, figlio (illegittimo) di questo genere musicale, forse il genere che più ha avvicinato le masse alla musica colta. “La classica che incontra il rock e la canzone melodica”, si diceva. … Leggi tutto

Gli anni Settanta, fra amenità e capolavori fondamentali: “Seguendo le HIT PARADE italiane” (1975)

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Il “mio” 1975 commemorativo inizia con vaghi ricordi delle vacanze estive a Loano, ai cui bordi delle risicate spiagge bevevo il tè al latte (solo al mare riuscivo a berlo, aveva un gusto particolare, diverso). Negl’immancabili chioschi dei “Bagni da Mario (o chi per lui)” risuonava, affermativa, da indecenti altoparlanti esposti ad ogni genere d’intemperie: … Leggi tutto

Gli anni Settanta, fra amenità e capolavori fondamentali: “Seguendo le HIT PARADE italiane” (1974)

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Il 1974 è l’anno in cui la passione per la musica, insieme a certe letture filosofiche e metafisiche, prendono il sopravvento sottraendomi tempo allo studio tradizionale, sostituito progressivamente da un’auto-educazione basata sulla curiosità, sulle domande fondamentali, evitando accuratamente tutto ciò che non mi stimolava sia emotivamente che intellettualmente (e assicuro che studiavo tutto il giorno, … Leggi tutto

Gli anni Settanta, fra amenità e capolavori fondamentali: “Seguendo le HIT PARADE italiane” (1973)

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Nel 1973 frequentavo la terza media e, quando arrivavo a casa alle 13,30, con una fame da lupi, la radio mi intratteneva, tra un boccone e l’altro, con “Alto Gradimento”, trasmissione di Arbore/Boncompagni che ebbe un notevole successo, grazie all’improvvisata goliardia e alle trovate comiche di Mario Marenco e Giorgio Bracardi. Tanti i personaggi da … Leggi tutto

Gli anni Settanta, fra amenità e capolavori fondamentali: “Seguendo le HIT PARADE italiane” (1972)

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A seguire le”Hit Parades” radiofoniche degl’anni 70 ci si perde fra una marea di ricordi e di canzonette più o meno riuscite, che comunque hanno lasciato un segno. Del resto “la classifica delle classifiche” è un riferimento obbligatorio perchè, all’epoca, la radio era molto ascoltata anche dai giovani, essendo lo strumento più immediato di aggiornamento … Leggi tutto

Gli anni Settanta, fra amenità e capolavori fondamentali: “La musica sacra e il sacro beat!” (anni 70) PARTE 4

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Chiudo la mia carrellata di musica per l’animazione liturgica con i canti di Giosy Cento, Marcello Giombini e del grande Luciano Scaglianti, compositore in grado di fare sperimentazione tra il jazz e certe atmosfere prog, pur rimanendo nell’ambito dell’animazione liturgica. Questi sono forse gli autori di maggior fama nell’ambiente dell’animazione liturgica “beat”, insieme a Domenico … Leggi tutto

Gli anni Settanta, fra amenità e capolavori fondamentali: “La musica sacra e il sacro beat!” PARTE 3

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Proseguo, facendo un piccolo salto indietro nel tempo con il GEN ROSSO, su le cui musiche ho suonato pubblicamente, per la prima volta, la batteria, in occasione dell’unica, vera messa beat celebrata nel mio paese di origine. Con la febbre, oltretutto: era un periodo in cui appena uscivo di casa mi veniva la febbre. Il … Leggi tutto

Gli anni Settanta, fra amenità e capolavori fondamentali: “La musica sacra e il sacro beat!” PARTE 2

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Oltra ai canti citati nel precedente articolo ce ne sono tanti che scorrono nei fotogrammi dei ricordi. Cercherò di elencarli per autori a me noti. Partiamo da: DOMENICO MACHETTA Inizio, per un mio personale ordine cronologico, con il Reverendo Domenico Machetta, praticamente il “Mogol/Battisti” dell’animazione musicale liturgica. Non sono sicuro che abbia ricavato dei “diritti … Leggi tutto

Gli anni Settanta, fra amenità e capolavori fondamentali: “La musica sacra e il sacro beat!” PARTE 1

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Ho già anticipato in un precedente articolo che ho passato circa 15 anni della mia vita a “santificare la Messa”, a suonare l’organo per i riti funerari, per i matrimoni etc etc. Quindi sarei un cristiano praticante? Chi ama etichettare si accomodi pure, io direi che, all’epoca, ero un ragazzo che amava il cattolicesimo socializzante … Leggi tutto

Gli anni Settanta, fra amenità e capolavori fondamentali: “PASSA IL TEMPO” Ibis (1974)

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Canzone degli Ibis, nati dalle ceneri dei New Trolls e in attività per tre anni, dal 1972 al 1975, anno in cui i leader smisero di litigare e si prepararono a incidere “Concerto grosso”. “Passa il tempo il tuo viso stanco Senza un pentimento tu ritorni a me Parli di noi senza realtà Solo uno … Leggi tutto

Gli anni Settanta, fra amenità e capolavori fondamentali: “L’alba di domani” del “Gruppo 2001” (1974)

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“L’alba di domani” è il disco “progressive” del “Gruppo 2001” che esordisce con: “Maggio“, la cui introduzione strumentale ricorda gli EL&P e sembra l’ennesima storia dell’iniziazione della ragazza adolescente al sesso, al sesso come metafora di una presa di coscienza del ruolo biologico della donna. Segue un elenco profetico quanto pretenzioso di sbagli clamorosi ed … Leggi tutto

Gli anni Settanta, fra amenità e capolavori fondamentali: “Carla” del “Gruppo 2001” (1974)

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“Carla” pare essere una canzone dedicata ad una donna che ha provocato una sorta di illuminazione all’autore, che esordisce con frasi di rara saggezza: “Il tempo da vivere non sprechiamolo in discorsi che portano lontano” Vivere il presente quindi, tra il non essere più del passato e il non essere ancora del futuro. Carla è … Leggi tutto

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